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Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
L’ISPRA, Istituto scientifico di riferimento per l’attuazione del Regolamento REACH in Italia, svolge i compiti relativi alla valutazione dei rischi ambientali delle sostanze chimiche e in particolare partecipa alla definizione delle misure di gestione del rischio derivante dalle sostanze chimiche.
ECHA: Altre sette nuove sostanze aggiunte all'elenco delle sostanze “estremamente preoccupanti”
L'Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA) ha aggiunto 7 nuove sostanze “estremamente preoccupanti” (Substance of Very High Concern - SVHC) alla “Candidate List” prevista dal Regolamento REACH, che ora contiene 181 sostanze.
Inoltre anche un’altra sostanza - il Bisfenolo A - già riconosciuto come tossico per la riproduzione, è stato identificato anche come interferente endocrino con effetti avversi per l’ambiente.
Queste sostanze, in prospettiva, dovranno essere eliminate dal mercato e sostituite con alternative non pericolose ovvero, qualora tali alternative non siano disponibili, le sostanze potranno essere usate solo se espressamente autorizzate. Sono sostanze cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (CMR) di categoria 1A o 1B, ai sensi del Regolamento CLP
Bisfenolo A, BPA se vogliamo chiamarlo con il suo nome abbreviato, è una molecola che gioca un ruolo fondamentale nella sintesi di alcune materie plastiche e di alcuni additivi
Bisfenolo A: dove si trova
Nelle plastiche e nei suoi derivati troviamo grandi quantità e vasto uso di BPA, questo vale per prodotti anche che hanno 50 anni perché è da oltre mezzo secolo che questa molecola viene utilizzata in tal frangente.
Anche nella sintesi del poliestere svolge il suo ruolo e in quella dei polisulfonati e dei chetoni polieteri, può essere impiegato come antiossidante in alcuni plastificanti e come inibitore della polimerizzazione del PVC. Il Bisfenolo A è presente anche in modo importante nel processo che porta alla creazione di resine epossidiche e delle più comuni forme di policarbonato.
Bisfenolo A: biberon
Continuando a parlare di sostanze e materiali si corre il rischio di non comprendere in che modo nella nostra quotidianità possiamo entrare in contatto con il BPA e se questo può avere delle conseguenze gravi sulla nostra salute e su quella di chi amiamo.
Dico così perché il Bisfenolo A è nel policarbonato e il policarbonato, essendo infrangibile, viene usato spesso e volentieri per produrre biberon. Non solo, ma anche altri prodotti per bambini, bottiglie da cui beviamo acqua e bibite, attrezzature sportive.
L’area di impiego è ampia perché il policarbonato viene usato anche in dispositivi medici e odontoiatrici, nelle lenti per gli occhiali, in alcuni elettrodomestici, nei caschi di protezione e in alcuni tipi di otturazioni dentarie. E’ davvero un materiale molto diffuso per via della sua durezza e della sua resistenza, la sua presenza nei biberon è forse particolarmente “allarmante” perché va a mettere in pericolo esseri inconsapevoli e a molte più fragili di salute, con meno difese.
Bisfenolo A
I sospetti sul Bisfenolo A risalgono agli anni trenta in cui già era stato compreso che poteva essere dannoso per l’uomo. Questo sospetto è diventato di dominio pubblico molto più tardi, quando il mondo era già saturo di oggetti che lo contenevano.
Bisfenolo A è una molecola che gioca un ruolo fondamentale nella sintesi di alcune materie plastiche e di alcuni additivi. Si stima che ne vengano prodotti 2–3 milioni di tonnellate. Si può quindi parlare di uno dei monomeri principali derivante dalla produzione del policarbonato.
L’area di impiego è ampia perché il policarbonato viene usato anche in dispositivi medici e odontoiatrici, nelle lenti per gli occhiali, in alcuni elettrodomestici, nei caschi di protezione e in alcuni tipi di otturazioni dentarie. E’ davvero un materiale molto diffuso per via della sua durezza e della sua resistenza, la sua presenza nei biberon è forse particolarmente “allarmante” perché va a mettere in pericolo esseri inconsapevoli e a molte più fragili di salute, con meno difese.
Ci sono anche altri modi in cui il Bisfenolo A arriva a danneggiare il nostro organismo, ad esempio può alterare l’attività dell’apparato endocrino se il dosaggio è elevato, oppure inibire lo sviluppo neuronale nei feti a pochi minuti di distanza dall’assunzione. Ci sono studi in corso per comprendere se il BPA sia correlato allo sviluppo di numerose altre patologie riguardanti gli apparati riproduttori, della prostata e della mammella.
Bisfenolo A: bottiglie di plastica
Come accennato, se da neonati si può scampare il rischio del biberon, il pericolo resta in agguato con le bottiglie di plastica che possono essere prodotte con questo composto. Ecco è presente nelle resine epossidiche usate come rivestimento interno nella maggior parte delle lattine per alimenti e bevande, è quindi difficile evitarlo del tutto ma cercare di limitarne la presenza nella nostra quotidianità non è una impresa impossibile.
Per ‘’sanificazione’’ di superfici ambientali , si intende l’insieme di tute le procedure atte a rendere igienicamente idonee per gli operatori e gli Utenti\Pazienti cui si presta assistenza. Tale obbiettivo si raggiunge attraverso appropriate procedure di pulizie e disinfezioni, da attuarsi in base al rischio di infezioni.
Per ‘’ pulizia ‘’ si intende la rimozione , in genere con acqua e detergenti o prodotti enzimatici dello sporco visibile ( es. materiale organico ed inorganico) dalle superfici inanimate, comprese quelle dei dispositivi medici, mediante procedimenti manuali o meccanici.
Per ‘’Disinfezione’’ si intende la distruzione termica o chimica di patogeni o altri tipi di organismi, ad eccezione delle spore batteriche , presenti sulle superfici inanimate, comprese quelle dei dispositivi medici.
In ambito ospedaliero le attività di Sanificazione delle superfici ambientali hanno l’obbiettivo di assicurare una situazione di rischio controllato, contenendo la carica microbica entro i limiti igienicamente accettabili, in relazione al tipo di zona da trattare ( come sale operatorie , aree pulite quali zone di induzione o di risveglio nei blocchi operatori…)