La Sanificazione degli ambienti e dell’aria otre alla disinfezione è una misura di sanità pubblica obbligatoria, specificate dall’OMS con il Regolamento Sanitario Internazionale. Esso comprende il trattamento di sanificazione di tutti gli ambienti pubblici ad alto rischio di contaminazione attraverso sistemi e servizi a protezione dell’uomo e dell’ambiente .
Molte Normative in vigore in diversi campi applicati evidenziano la possibilità di utilizzare l’ozono per garantire la sicurezza microbiologica , tuttavia deve essere impiegato nel pieno rispetto delle Direttive vigenti in materia. La soglia di percettibilità olfattiva per l'uomo è a concentrazioni tra 0,02 e 0,05 ppm, pari a circa 1/20 della soglia di concentrazione definita sicura per un tempo di esposizione di 15 minuti ed a circa ¼ della soglia di esposizione definita si-cura negli ambienti di lavoro. Allo stato di formazione (effetto Corona), l'ozono tende a decomporsi velocemente con l'aumento della temperatura, per questa ragione, deve sempre essere prodotto sul luogo di utilizzo, non potendo essere conservato allo stato gassoso che per brevissimi periodi. E’ decisamente capace di reagire con sostanze organiche dotate di doppio legame (insature) e questa sua caratteristica è stata prontamente utilizzata in molti processi di trattamento aria. L’ozono è stato riconosciuto dal Ministero della Sanità (protocollo n. 24482 del 31 luglio 1996) presidio naturale per la sterilizzazione degli ambienti contaminati da batteri, virus, spore, ecc. e infestati da acari, insetti ecc.