Prolungare la vita degli alimenti e proteggerli con l'ozono
L'interesse per l'O3 in alternativa al cloro e ad altri disinfettanti chimici si basa sulla sua efficacia biocida e sull'ampio spettro antimicrobico.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) stima che gli alimenti contaminati siano responsabili di oltre 200 malattie, dalle diarree infettive a diverse forme di cancro. Il ministero della Salute coglie l'occasione per sottolineare i benefici del cibo sano e sicuro e l'opportunità per tutti di riflettere sulla sicurezza degli alimenti". " Il cibo non sicuro - scrive il ministero - causa nel mondo malattie che colpiscono ogni anno circa 600 milioni di persone e rappresentano un grave onere per la salute umana, in particolare per i bambini ". Negli Stati Uniti, sin dal 2001 - l'O3 - è stato approvato come agente antimicrobico per il trattamento, lo stoccaggio e la lavorazione degli alimenti (Food and Drug Administration).
L'Istituto Superiore di Sanità (Iss) ricorda che "garantire la salubrità degli alimenti significa proteggere la salute di tutti, ma anche contribuire efficacemente alla prosperità economica e allo sviluppo della società umana". In Italia lo scorso anno sono stati eseguiti - indica l'Iss - 75.000 controlli sugli alimenti, relativi ai rischi chimici e microbiologici, per garantire che il cibo che mangiamo sia privo di rischi.
"Sicurezza alimentare , significa garanzia che batteri, virus, parassiti, contaminanti e sostanze pericolose siano assenti da ciò che mangiamo o sotto la soglia di rischio.
I carabinieri del Nas, nell'ambito della lotta a frodi, sofisticazioni e contraffazioni nel settore dell'alimentazione, nel 2018 hanno eseguito 31.479 controlli, che hanno portato al sequestro di 24 mila tonnellate di alimenti e a sanzioni per un totale di 16 milioni di euro.
Come agisce l’ozono?
L'azione antimicrobica dell'ozono (O3) è stata studiata e documentata su un'ampia varietà di organismi. Non lascia residui nocivi negli alimenti o sulle superfici a contatto con esso. Ha il vantaggio significativo di essere una tecnologia ecologica per un basso impatto ambientale.
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La sua azione aumenta la clorofilla nelle piante, stimolando la fotosintesi. Distribuito sulla pianta, crea una protezione che la difende dagli attacchi degli organismi patogeni. Il suo utilizzo è sicuramente consigliato nelle prime fasi di sviluppo della coltura, grazie alla sua attività corroborante ne aumenta i meccanismi di difesa della pianta. Inoltre, il gas prodotto , trova la sua più interessante applicazione nelle fasi in cui gli organismi patogeni attaccano le piante. Utilizzando il trattamento nella fase di pre-raccolta dei prodotti ortofrutticoli, ne migliora le qualità nutraceutiche.
L’uso di ozono è consigliato sulle piante da frutto e sulle colture orticole, perché maggiormente soggette all’azione di virosi, batteriosi e funghi (come peronospora, mal bianco e muffa grigia), allontana anche i parassiti, come gli afidi e la mosca della frutta.
Molte Normative in vigore in diversi campi applicati evidenziano la possibilità di utilizzare l’ozono per garantire la sicurezza microbiologica , tuttavia deve essere impiegato nel pieno rispetto delle Direttive vigenti in materia. La soglia di percettibilità olfattiva per l'uomo è a concentrazioni tra 0,02 e 0,05 ppm, pari a circa 1/20 della soglia di concentrazione definita sicura per un tempo di esposizione di 15 minuti ed a circa ¼ della soglia di esposizione definita si-cura negli ambienti di lavoro.
Quando preoccuparsi per l'ozono?
A causa degli effetti dell'ozono sull'uomo e sulla vegetazione, confermati da numerosi studi epidemiologici, la normativa europea e a cascata quella italiana hanno regolamentato la valutazione delle concentrazioni di tale inquinante. Il Decreto Legislativo 155/2010 definisce: soglia di informazione: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per alcuni gruppi particolarmente sensibili della popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di assicurare informazioni adeguate e tempestive;
soglia di allarme: livello oltre il quale sussiste un rischio per la salute umana in caso di esposizione di breve durata per la popolazione nel suo complesso ed il cui raggiungimento impone di adottare provvedimenti immediati;
obiettivo a lungo termine: livello da raggiungere nel lungo periodo mediante misure proporzionate, al fine di assicurare un'efficace protezione della salute umana e dell'ambiente;
valore obiettivo: livello fissato al fine di evitare, prevenire o ridurre effetti nocivi per la salute umana o per l'ambiente nel suo complesso, da conseguire, ove possibile, entro una data prestabilita.